Intossicazioni acute e croniche: cosa sono e come si differenziano

Qualche concetto di base per capire cosa sono le intossicazioni, quando si presentano in forma acuta e quando in forma cronica e quali sono le differenze tra le due condizioni.

Si parla di intossicazione quando una qualsiasi sostanza, comunque assorbita, interferisce con le normali funzioni dell’organismo producendo dei danni. La diagnosi e la terapia di questo tipo di disturbo rientra tra le competenze della tossicologia. In generale, in medicina, ci si serve della distinzione fra condizioni patologiche acute e croniche, che fa riferimento alla durata, rispettivamente breve o lunga, delle condizioni considerate. Si tratta di una distinzione presente in tutta la letteratura clinica internazionale.

Nel caso delle intossicazioni acute, le manifestazioni insorgono in modo netto e improvviso e si sviluppano con rapidità, indipendentemente dalle cause; le manifestazioni delle intossicazioni croniche, invece, insorgono in un arco temporale lungo; la distinzione tra le due condizioni è legata anche al tempo di contatto, rispettivamente breve o lungo, con la sostanza tossica.

Non esiste un valore predeterminato e netto che permetta di separare, in modo assoluto, le intossicazioni acute da quelle croniche (in altri casi, per la definizione di acuzie/cronicità possono essere utilizzati dei parametri istologici, come avviene per le infiammazioni, oppure dei parametri convenzionali riferibili alla presenza di anticorpi o alla ripetizione della positività delle colture microbiologiche, come accade per alcune infezioni); molte sostanze tossiche, inoltre, possono dar luogo a intossicazioni di entrambi i tipi, a seconda della durata del tempo di contatto e dell’entità della dose assunta.