Tappo di cerume: cause, sintomi e come rimuoverlo

Sono diverse le persone che, ogni anno, si recano dall’otorino perché nel proprio orecchio si è formato un tappo di cerume. D’altronde, si tratta di un fastidio molto comune che, però, non va sottovalutato o trascurato, come spesso accade con l’igiene orale, dal momento che può dare origine a delle complicanze anche gravi.

In questo articolo vedremo come si forma il cerume e quali sono i sintomi che ne testimoniano la presenza, oltre a elencare i rimedi attuabili per rimuoverlo definitivamente dal proprio orecchio.

Cos’è il tappo di cerume

Quando una secrezione ceruminosa si deposita nel canale uditivo esterno e ostruisce questo passaggio premendo sulla membrana del timpano, allora, sicuramente, un tappo di cerume è presente nell’orecchio. Di per sé, il cerume, sostanza di colore giallastro e dalla consistenza simile alla cera, formata da proteine, grassi e sali, non è dannosa per la salute del corpo umano. Anzi, la sua funzione è quella di proteggere l’orecchio da eventuali batteri e virus attraverso la creazione di un “ambiente” caldo e lubrificato capace di filtrare le polveri e gli altri agenti esterni che potrebbero rovinare il timpano.

Il cerume, prodotto dalle ghiandole sebacee, viene normalmente espulso grazie ai peli interni all’orecchio e attraverso i movimenti della mandibola, accentuati durante la masticazione. Se, però, il condotto uditivo del soggetto è troppo stretto oppure si verificano una o più cause che vedremo a breve, il cerume non riesce a scorrere e si forma un vero e proprio tappo.

Le cause

La maggioranza delle persone vede formarsi un tappo di cerume nel proprio condotto uditivo a causa di un uso sbagliato dei cotton fioc e di altri dispositivi che hanno la stessa funzione. Occupandosi della pulizia dell’orecchio, infatti, ci si dovrebbe limitare a rimuovere la sporcizia presente in superficie, senza andare in profondità, poiché, altrimenti, si rischierebbe di spingere il cerume più all’interno e rendere difficile la sua espulsione.

Analogamente, anche indossare degli apparecchi acustici o dei tappi per contrastare i rumori può determinare una discesa in profondità del cerume.

Ci sono poi fattori fisiologici che incidono sulla formazione del tappo di cerume. Le ghiandole di alcune persone, ad esempio, possono produrre secrezioni in una quantità maggiore rispetto a quelle di altri soggetti, determinando così una presenza più ingombrante di cerume nelle orecchie.

In aggiunta, nei bambini e negli anziani il tappo di cerume ha maggiori probabilità di sedimentarsi nell’orecchio. Nei primi, ciò è dovuto a un’ipertrofia delle ghiandole sebacee che generano più cerume in un condotto uditivo troppo piccolo. Le persone più avanti con l’età, invece, vedono la produzione di un cerume più secco, difficile da espellere in maniera naturale.

L’orecchio, purtroppo, è soggetto a diverse malattie che possono rovinare l’organo e che tra i propri effetti collaterali ha proprio quello della produzione aumentata di cerume. La dermatite seborroica, così come l’otite o la psoriasi (catalogabile anche come disturbo psicosomatico), sono delle patologie che determinano una presenza di cerume abbondante nelle orecchie.

Anche l’acqua è un fattore che influenza la formazione del tappo di cerume. Questa sostanza tende ad assorbire molta acqua, perciò, con un bagno in doccia o al mare in cui l’acqua penetra nell’orecchio, si rischia che il cerume si indurisca e sia realmente difficile da rimuovere.

I sintomi

Riconoscere al più presto possibile le manifestazioni che accompagnano il tappo di cerume è fondamentale per evitare che la situazione si aggravi. Tuttavia, non è sempre facile identificare i sintomi relativi alla formazione del tappo nell’orecchio, soprattutto, se essa avviene in tempi lenti.

Il fastidio più comune connesso al tappo di cerume è, senza dubbio, l’abbassamento dell’udito. Coloro che hanno nell’orecchio un deposito di questa sostanza, inevitabilmente, ci sentiranno di meno e, in alcuni casi, potrebbero sentire un eco della propria voce dentro la testa.

Uno dei sintomi più seccanti e importanti connessi al tappo di cerume sono gli acufeni. Si tratta di sentire dei ronzii persistenti nel proprio orecchio senza che, effettivamente, ci siano dei rumori esterni. Gli acufeni non sono un sintomo da sottovalutare perché possono essere realmente fastidiosi e, come conseguenza, condurre ad ansia e depressione.

Inoltre, il tappo di cerume può far emergere vertigini, mal di testa, dolore persistente all’orecchio e prurito.

La diagnosi

Avvertiti uno di questi sintomi, è bene recarsi dall’otorino per accertarsi che a scatenare questi fastidi sia il tappo di cerume. Lo specialista, quindi, sulla base delle informazioni dategli dal paziente, utilizzerà l’otoscopio per controllare l’interno dell’orecchio e la membrana timpanica. Grazie a esso potrà notare la presenza o meno di un tappo di cerume e suggerire il giusto trattamento.

Come rimuovere il tappo di cerume

Prima di partire con la segnalazione dei rimedi che si possono mettere in pratica per rimuovere i tappi di cerume, è bene sottolineare che, come anticipato, essi possono risolversi da soli nei casi non gravi. Attraverso la masticazione, il tappo può sciogliersi piano piano e, dunque, essere espulso dal canale uditivo.

Irrigazione

Attraverso questa tecnica si immette un getto d’acqua all’interno dell’orecchio al fine di effettuare un lavaggio dello stesso.

Il dottore farà uso di una siringa riempita con acqua calda, soluzione fisiologica o salina, acqua e aceto oppure acqua con bicarbonato di sodio e la introdurrà nell’orecchio tirando su il padiglione auricolare verso l’alto per far diventare orizzontale il canale uditivo e facilitare il passaggio dell’acqua.

Solitamente, prima di procedere con il trattamento, al fine di ammorbidire il cerume si consiglia di inserire dell’olio da cucina nell’orecchio. Se un lavaggio non dovesse bastare, l’irrigazione si può ripetere fino a che non si ottiene la completa rimozione del tappo di cerume.

Curettage

Un altro metodo per rimuovere il tappo di cerume dalle orecchie consiste nell’utilizzo delle curette auricolari. Stiamo parlando di strumenti ricurvi che permettono di estrarre il cerume e liberare così il condotto uditivo. Il vantaggio del curettage sta tutto nella forma arrotondata di questo dispositivo, il quale semplifica la rimozione del tappo di cerume e tiene alla larga il rischio di danneggiare il timpano.

A questo proposito, vi consigliamo le curette auricolari di Cerumenclip che con le loro punte flessibili e l’impugnatura ad anello permettono di togliere il cerume con un semplice gesto e senza dolore.

Gocce ammorbidenti

L’ultimo espediente per eliminare il cerume dalle orecchie è rappresentato dall’uso delle gocce ammorbidenti o cerumeolitici che, appunto, ammorbidiscono e sciolgono il cerume.

In linea di massima, le gocce, composte da glicerina e olio minerale, vanno immesse nel canale uditivo 2 volte al giorno per circa 3-6 giorni. Durante l’applicazione, l’orecchio occluso dal cerume va tenuto verso l’alto mentre si inclina la testa. Dopo aver inserito le gocce, va mantenuta la posizione con la testa inclinata per un paio di minuti. Una volta che il cerume è stato sciolto, si deve procedere con la sua rimozione.