Qual è la migliore tecnica di trapianto di capelli?

Il trapianto di capelli è l’unica soluzione per chi soffre di alopecia androgenetica e per chi non riesce ad accettarsi con una chioma meno folta rispetto al passato a causa della calvizie.

Tuttavia, in alcuni casi ci sono dei falsi miti da sfatare che rendono il trapianto di capelli ancora un tabù per molti. Cerchiamo di capire quali sono e, soprattutto, di individuare la migliore tecnica di trapianto di capelli.

Evoluzione della tecnica di trapianto di capelli nel tempo

Chi pensa, ancora oggi, che il trapianto di capelli sia doloroso e invasivo si sbaglia. Si tratta, infatti, di un procedimento che nel corso degli anni è molto cambiato e che, quindi, si è evoluto.

Per molto, moltissimo tempo l’idea di affrontare questo tipo di trattamento ha fatto desistere migliaia di italiani dal voler desiderare nuovamente una chioma folta. Un vero peccato, perché i risultati connessi al trapianto di capelli sono i migliori che si possano desiderare. Eppure, per tanti la paura ha preso il sopravvento.

Ma oggi ha ancora senso avere paura? No, perché sono state messe a punto le migliori tecniche per il trapianto di capelli. Oggi la soluzione per la ricrescita dei capelli è il trapianto FUE. Cosa cambia rispetto al passato? Lo vediamo nel dettaglio.

Fino a qualche tempo fa era frequente il trapianto con tecnica FUT. Quali sono le differenze tra FUT e FUE?

  • Trapianto FUT: si tratta di una tecnica di autotrapianto dei capelli che fino a qualche anno fa era molto utilizzata e che, oggi come oggi, risulta superata dalla tecnica FUE. L’acronimo FUT spiega bene in cosa consiste questa tecnica. FUT sta per Follicular Unit Transplantation e questo significa che la tecnica prevede il prelievo di una striscia di cuoio capelluto per prelevarne le unità follicolari. Di sicuro una tecnica invasiva, dolorosa e, soprattutto, incline a lasciare delle cicatrici ben più evidenti rispetto a quelle ottenibili con altre tipologie di trapianto. Questo ha sempre spaventato, anche alla luce del fatto che questa tecnica prevede l’utilizzo dei punti di sutura che, quindi, devono essere ben curati per evitare delle infezioni che potrebbero inficiare il risultato del trapianto stesso.
  • Trapianto FUE: anche in questo caso, l’acronimo ci dice tanto. FUE sta per Follicular Unit Explantation e questo significa che le singole unità follicolari vengono estratte ad una ad una, senza bisogno di prelevare un’intera fascia di cuoio capelluto. Si tratta, quindi, di una tecnica meno invasiva e meno dolorosa. Non solo. Non si ha la necessità dei punti di sutura e, soprattutto, non si hanno cicatrici visibili poiché si tratta di mini estrazioni. Una serie di vantaggi che non possono essere sottovalutati e che rendono la tecnica in questione quella preferita da un numero sempre crescente di persone.

Grazie alla tecnica di autotrapianto FUE l’idea non fa più paura. Sono soprattutto le cliniche tricologiche turche ad avere i migliori esperti che praticano questo tipo di trapianto ed è per questo motivo che il consiglio è quello di rivolgersi proprio a loro, anche alla luce del fatto che i costi sono decisamente più contenuti rispetto a quelli richiesti dalle cliniche italiane.

Va da sé che per aiutare una buona riuscita del trapianto, è importante curare alcuni aspetti come l’alimentazione. Fare il pieno di vitamina D, ad esempio, aiuta non poco il nostro organismo a stare in salute. Individuare quelli che sono gli alimenti ricchi di questa vitamina è importante, anche perché si riflette sulla salute dei capelli che deve sempre essere tutelata. Per una buona riuscita del trapianto, infatti, è necessario che la zona donatrice sia in salute.