Smettere di russare: Adesso è possibile

La roncopatia è un disturbo che interessa dal 2% al 4% della popolazione, ma come smettere di russare?
Adesso è possibile con tecniche chirurgiche mininvasive che possono eliminare tutte quelle cause che portano a russare e soprattutto le temibili apnee notturne.

Russamento e apnee notturne

La tendenza a russare in modo molto forte durante la notte interessa circa il 4% degli uomini e in misura minore le donne (il 2%). Le complicanze più temute riguardano tuttavia le apnee notturne, cioè un’interruzione del flusso d’aria attraverso il naso e la gola che dura almeno 10 secondi.

Questa stessa interruzione può arrivare a provocare una desaturazione, cioè una mancanza di ossigeno nel sangue e quindi ai tessuti, che può arrivare al 4%.

Ci sono anche i casi della cosiddetta ipoapnea, cioè un’interruzione del passaggio d’aria nelle vie superiori che oscilla tra il 30% e il 50%.
Perché si arrivi alla diagnosi di apnee notturne devono verificarsi per ogni ora di sonno almeno 5 episodi, anche di ipoapnee, della durata di almeno 10 secondi.

L’esame strumentale che evidenzia questa frequenza è la polisonnografia, che si può effettuare anche a domicilio, con il beneficio di avere dei risultati quanto mai vicini alla reale situazione per i rilevamenti dei parametri in un contesto familiare al paziente, come la propria casa.

Sintomi dovuti alla roncopatia ostruttiva

La roncopatia ostruttiva è una sindrome molto pericolosa in quanto provoca sintomi che possono mettere in pericolo la vita del paziente.
In altre parole si instaura un circolo vizioso in cui peggiora la qualità della vita, a cominciare dalla sensazione di stanchezza e sonnolenza durante il giorno.

All’inizio, quando la gravità del russare e delle apnee notturne non è ancora arrivata all’apice, si tende ad avere sonno dopo mangiato o durante attività poco stimolanti come guardare la TV.

Quando le apnee diventano più frequenti e si intensifica anche la roncopatia, è possibile che ci si addormenti anche mentre si sta parlando o durante uno sforzo, o peggio ancora, guidando.
La soglia dell’attenzione cala vertiginosamente rischiando anche incidenti per distrazione.

Altri sintomi riguardano l’irritabilità, un sonno agitato con respiro ansimante, del quale il primo ad accorgersene è il partner, che teme per la vita del roncopatico in quanto apparentemente sembra non riprenda a respirare, mentre invece poi avviene all’improvviso e con un profondo respiro da sforzo.

Può verificarsi anche iperidrosi (eccessiva sudorazione), reflusso gastroesofageo con contestuale bruciore alla gola che compare all’indomani e che può anche portare a una bronchite, secchezza delle fauci, risvegli improvvisi per la sensazione di soffocamento e minzione frequente di notte.

Tuttavia, il sintomo più evidente è la stanchezza che potete provare quando vi risvegliate, in quanto il sonno non è ristoratore perché di notte ci si affatica. Molti pazienti lamentano di sentirsi confusi e intontiti, non del tutto lucidi.

La prima cosa saggia da fare quando vi rendete conto che russate in modo molto forte di notte e il vostro partner vi segnala l’interruzione della respirazione, è rivolgervi a uno specialista otorinolaringoiatra.

Altri sintomi che possono manifestarsi come conseguenza della roncopatia sono anche depressione, ansia, episodi di disfunzione erettile, calo della libido, mal di testa con esacerbazione delle cefalee a grappolo.

Anche i bambini possono soffrire di apnee notturne, con un’incidenza intorno al 2%. Nel loro caso i sintomi si possono riscontrare con un improvviso scarso rendimento scolastico, difficoltà di concentrazione, sonnolenza diurna. In quelli molto piccoli le apnee notturne non curate possono determinare un ritardo nella crescita, difficoltà di linguaggio, e ipertensione, similmente agli adulti.

Russare: le cause

Sono diverse le cause che portano a russare in modo da provocare anche danni seri alla salute sul lungo periodo.
Il primo mito da sfatare è che la maggioranza dei roncopatici è obeso, quindi una tale condizione non dipende esclusivamente dal peso eccessivo, ma si tratta soltanto di una condizione predisponente.

L’ostruzione delle alte vie aree può essere dovuta alla presenza di polipi nasali, di ipertrofia dei turbinati, sinusite cronica, setto nasale deviato a causa di un trauma o della conformazione delle ossa craniche, tonsille ingrossate, allungamento e aumento delle dimensioni dell’ugola, lingua grossa (macroglossia), malformazioni della faringe, del velo pendulo e della mandibola.

In molti casi risolvendo la causa alla base si torna a respirare correttamente durante il sonno. Si deve quindi intervenire chirurgicamente e in modo mirato, per ripristinare un corretto flusso dell’aria a livello sia nasale che orale.

La roncopatia con apnee ostruttive può essere legata alle riniti allergiche, che portano all’ipertrofia dei turbinati e a un ingrossamento della mucosa, cerando un impedimento alla normale respirazione nasale.

Possono essere comunque diverse le sedi delle vie aree superiori ostruite, in base alle quali cambia anche la frequenza e l’intensità delle apnee notturne.

La cura della roncopatia e delle apnee notturne è necessaria per evitare l’insorgenza di fattori di rischio per eventi cardiovascolari come infarto, ictus e trombosi.

Smettere di russare: come avviene la diagnosi

La diagnosi avviene con la visita specialistica otorinolaringoiatrica. Durante la stessa sarete sottoposti a un esame di video endoscopia delle cavità nasali, della gola, con inclusa la Manovra di Muller (valutazione tridimensionale della cavità nasale, della laringe, dell’orofaringe e dell’ipofaringe).

A questa si aggiunge, come già detto, la polisonnografia durante la quale verranno misurati parametri di fondamentale importanza, come il flusso d’aria nelle vie aeree superiori, lo sforzo respiratorio, l’ossimetria pulsata, l’attività elettrica del cervello, quanto è intenso il russamento, la saturazione arteriosa, i movimenti oculari.

Tutto viene registrato e poi studiato per effettuare una diagnosi estremamente accurata e affidabile.

L’intervento laser per smettere di russare

Alla domanda se si può smettere di russare si può rispondere che oggi è possibile, grazie alle tecniche di ultima generazione, che riguardano la chirurgia computer guidata con il laser e la radiofrequenza.

Ci sono casi in cui è possibile intervenire per eliminare una o più cause che provocano in particolare roncopatia e apnee notturne gravi.

L’obiettivo è correggere quei difetti delle alte vie aeree (naso e gola), per aumentare lo spazio disponibile e favorire il passaggio dell’aria, diminuendo sensibilmente anche le vibrazioni delle mucose che causano il tipico rumore del russamento.

L’intervento si svolge a livello ambulatoriale con il laser ad anidride carbonica che richiede solo l’anestesia locale.

Eviterete quindi il dolore e l’intervento sarà svolto in totale sicurezza e senza rischi, in quanto non son previsti punti di sutura o l’uso del bisturi e anche le perdite di sangue saranno minime.

Con il laser l’otorinolaringoiatra può modificare la lunghezza del velo pendulo, sollevare il palato molle, diminuire le dimensioni delle tonsille.

Sono tutte strutture coinvolte nella roncopatia ostruttiva come quelle del naso nel caso dei turbinati, che possono essere dilatati per permettere finalmente il passaggio del flusso d’aria.

Anche in questo caso si tratta di una proceduta mininvasiva, senza l’uso di tamponi e con un risultato veloce e che dura nel tempo.

Il dottor Alessandro Valieri, Specialista in Otorinolaringoiatria in Emilia Romana, con la sua preparazione e professionalità è in grado di restituirvi sonni tranquilli, consentendovi di smettere di russare definitivamente.