Social Network: come influiscono sulla psiche

La presenza di universi digitali paralleli, dai social network agli ambienti virtuali dei videogiochi, è ormai consolidata, ma tutti questi cambiamenti, che tra l’altro si sono succeduti in breve tempo, così come la loro presenza quotidiana, hanno influito sulla vita di ognuno e anche sulla sfera psicologica.

Non è un caso che molti esperti si siano interrogati a lungo sull’utilizzo dei social network e sulle conseguenze che questi possono avere sul benessere mentale. Sui social, infatti, si tende a mettersi in bella vista e spesso la propria autostima è legata al numero di “like” ricevuti o a quelli dei follower.

Il risultato è che si è sempre orientati alla performance, non intesa nell’accezione positiva del termine, ovvero al raggiungimento di obiettivi, ma bensì come una corsa dove anche il singolo utente diventa un prodotto e dove l’immagine e la percezione di sé diventano elementi sempre più importanti. La necessità di stare sempre connessi con la propria rete di contatti ha portato, soprattutto gli adolescenti, a sviluppare un disturbo psicologico detto FOMO (Fera of missing Out).

Le conseguenze dell’uso dei social sulla propria autostima

La sensazione che ogni utente dei social network può diventare protagonista, o meglio un influencer, e che il suo valore, anche come persona, possa dipendere dall’apprezzamento dei follower, induce gli individui a soffrire di ansia da prestazione e a concepirsi come un prodotto più che con un essere umano.

Fattori quali il numero di “mi piace” ricevuti, le visualizzazioni delle condivisioni effettuate, così come la possibilità di trasformare la propria immagine attraverso l‘utilizzo di filtri ed effetti, possono avere un enorme peso sulla sfera psicologica degli utenti, soprattutto quelli che si trovano in fase delicate della crescita, come l’adolescenza e spostare l’attenzione verso l’ apparenza e l’esteriorità, magari a discapito di altri valori decisamente più importanti.

Puntare sull’immagine di sé, spesso migliorata e non realistica, per ottenere consensi e visualizzazioni, innesca una dinamica contorta ed errata che porta a una profonda insoddisfazione cronica e a sperimentare sentimenti negativi, quale demotivazione, frustrazione noia e cattivo umore. Poiché i social network funzionano in base a un algoritmo, i contenuti mostrati, inoltre, saranno in linea con le ricerche e gli interessi di ogni utente: è facile intuire, ad esempio, che chi è insoddisfatto della propria forma fisica continuerà a vedere immagini e video di persone allenate con un fisico perfetto, una condizione che non fa altro che rafforzare ancora di più una distorta percezione di sé.

Tutto questo porta a una forte insoddisfazione che, però, è solo un risultato di qualcosa di più profondo e che, spesso deve essere indagato con il supporto di uno psicologo. Su https://www.psicologi-italia.it si può trovare una lista di specialisti, divisi per regione, che può fornire un valido aiuto per affrontare problemi come questi, e non solo.

I social network, però, sono anche dei mezzi di comunicazione efficaci per le aziende e che hanno permesso a molte persone di dar vita a brand e attività di successo: quello che è da monitorare è sicuramente l’utilizzo che ne viene fatto, intervenendo tempestivamente se si notano dei disturbi psicologici.

Disclaimer: “Questi testi non vanno intesi come indicazioni di diagnosi e cura di stati patologici, pertanto è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico curante”.