Perché e quando andare dallo psicologo

In alcune fasi della nostra vita può capitare di avvertire sensazioni di malessere diffuso o di disagio che si ripercuotono sulla sfera personale o persino su quella professionale. Sono reazioni che non sempre è semplice spiegare a parole e che possono includere ansia diffusa e generalizzata, depressione, turbamento e un costante senso di scoramento. Quando il malessere si protrae per dei tempi molto lunghi (parliamo di settimane o mesi, non certo di un breve periodo di umore basso) sussistono tutte le indicazioni per intraprendere un percorso psicologico che rappresenta una possibile soluzione ma soprattutto un sostegno reale ed efficace.
Se ti stai chiedendo come capire quando è il momento di andare dallo psicologo, e cosa questo professionista è in grado di fare per te e per il tuo benessere, questo nostro articolo proverà a rispondere alle tue domande e magari potrà essere per te uno sprone a mettere da parte ogni tipo di perplessità.

Quando è consigliabile andare da uno psicologo?

Sono in molti ad opporre una certa velata resistenza a questo argomento, forse per la paura di dover affrontare argomenti che si preferisce tenere per sé oppure per il timore di dover intraprendere un percorso terapeutico che oltre ad essere impegnativo può durare diversi anni; non pochi infine si fanno scoraggiare dai costi che si devono sostenere per le sedute, anche se per questi ultimi soggetti esiste un incentivo rappresentato dal Bonus Psicologo erogato dall’INPS: un contributo economico per sostenere proprio questo tipo di spese utilizzabile presso professionisti abilitati ed iscritti all’albo.
Tutti i timori e le ritrosie devono essere accantonati quando ci si ritrova in situazioni mentali invalidanti e che compromettono nel lungo periodo le relazioni sociali ed il proprio benessere: la risposta quindi è abbastanza semplice, si raccomanda di affrontare questo tipo di terapia quando la tristezza, le preoccupazioni, i sensi di angoscia sono prolungati nel tempo e stanno arrecando seri danni al proprio stile di vita compromettendo anche la famiglia.

Perché andare dallo psicologo?

I motivi per i quali rivolgersi ad un bravo psicoterapeuta sono molteplici e tra loro eterogenei, ed il nostro elenco non ha alcuna pretesa di esaustività ma vuole soltanto offrire degli spunti di riflessione.

  • Guarire dalla depressione – Inquietudine, smarrimento, senso di impotenza o di frustrazione che arrivano a livelli clinici patologici possono definirsi in una sola parola “depressione”. Questa patologia è invalidante ma non incurabile, ed un serio percorso di consulti contribuisce ad attenuare tutte le ricadute negative.
  • Superare ansia sociale e timidezza – La timidezza estrema è un tratto caratteriale che per i più sensibili può scatenare un forte disagio e compromettere le relazioni, perché genera ansia per ogni tipo di interazione sociale. La terapia aiuta a scoprire gli strumenti per superare tutto ciò, smontando ad una ad una le paure e sconfiggendo il timore del confronto con gli altri.
  • Migliorare l’autostima – Uno psicologo non è un mago ma un professionista che ha seguito un percorso di studi accademici incentrati sulla psiche, sulle reazioni emotive, sull’analisi e sulla cura di disturbi psicopatologici. Ogni seduta permette di compiere un passo in più verso la consapevolezza di sé per superare qualsiasi tipo di blocco che da anni condiziona l’esistenza. A tal proposito va però precisato che non sempre l’intervento dello psicologo è necessario. Una scarsa consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie risorse può anche essere temporanea, legata ad un particolare evento traumatico o ad un momentaneo smarrimento della bussola delle emozioni. In casi simili risulta più efficace rivolgersi ad un altro tipo di professionista, il counselor, che esercita una funzione differente legata al “qui e ora” permettendo di migliorare la qualità della vita fornendo, durante un percorso limitato nel tempo, un concreto aiuto. La differenza tra psicologo e counselor è netta, in quanto la seconda professione è orientata a risolvere problematiche immediate e contingenti, molto meno radicate.
  • Vincere il panico e le paure – Una delle ultime voci che riteniamo doveroso menzionare è la possibilità di sconfiggere le paure radicate nel proprio subconscio e che possono generare veri e propri attacchi di panico, delle situazioni realmente difficili da gestire senza aiuti esterni. Uno psicologo sa dove e quando andare a scavare per trovare la causa scatenante di queste paure e per insegnare al paziente come fronteggiarle per superarle e ritrovare uno stile di vita sereno e non condizionato.

Attenzione alla salute mentale

La salute mentale ed il benessere interiore non sono meno importanti dello stato di forma fisico. Il corpo ma anche la mente possono trarre enormi benefici dall’attività sportiva che mette endorfine in circolazione nell’organismo e favorisce un miglioramento dell’umore, ma per situazioni realmente complesse anche questo può non essere sufficiente.
Ci sono numerosi falsi miti attorno al ruolo di uno psicologo, al quale non tutti attribuiscono capacità concrete e durature nella risoluzione dei problemi di un paziente che affronta un percorso terapeutico. Il persistere di alcune dinamiche negative nella vita di tutti i giorni, nonostante gli sforzi, è il sintomo palese che è impensabile farcela da soli ed è al tempo stesso il segnale che deve spingere a rivolgersi ad un professionista. La volontà di guarire o comunque di stare meglio è però essenziale: chi viene “costretto” a questo tipo di consulti spesso non ha alcuna convinzione circa la loro utilità, mentre un individuo che spontaneamente si rivolga ad uno psicologo ha maggiori probabilità di successo perché ha compreso l’importanza della salute mentale ed è pronto ad affrontare un percorso che farà luce sulla matrice del suo malessere e su tutti gli atteggiamenti disfunzionali e controproducenti all’interno del personale viaggio evolutivo.