Terza età e gastrite: qual è il rapporto e cosa fare

Gli anziani sono naturalmente esposti a più disturbi rispetto ai giovani: è normale che, con l’avanzare dell’età, si soffra di patologie sempre più varie e severe. Ci sono alcuni casi, però, in cui è più raro che la persona anziana sviluppi un certo tipo di patologia; allo stesso tempo, nel caso in cui la sviluppi ne soffre in modo più pronunciato, e con rischi più alti per la salute: è il caso della gastrite, un disturbo molto diffuso prima della terza età, che presenta un’incidenza minore sugli anziani, ma si presenta in quest’ultimi in modo molto più aggressivo. I sintomi della gastrite, infatti, tendono a manifestarsi in forma acuta nell’anziano, procurando notevoli disagi: possono deteriorare in fretta, in forme gravi di insufficienza cardiovascolare e portare, nei casi peggiori, al collasso.

La gastrite negli anziani: le cause più frequenti

Cosa causa la gastrite negli anziani? Normalmente, soffrono di gastrite gli anziani che hanno un’alimentazione fortemente squilibrata oppure che fanno uso di particolari farmaci, in dosaggi alti e prolungati, forse anche assunti in modo errato. Può causare la gastrite l’ingestione di alimenti fortemente alcalini o – al contrario – fortemente acidi; un caso molto diffuso è quello del consumo di alimenti grezzi mal lavorati, ad esempio vini e liquori autoprodotti in casa, come era d’uso fare presso molte famiglie di un tempo. L’assunzione prolungata di prodotti del genere, se non controllata, provoca danni ingenti a stomaco e intestino e compromette un sistema già molto delicato.

Anche l’uso dei farmaci dovrebbe essere costantemente monitorato, perché le persone più anziane possono fraintendere le indicazioni del medico, dimenticarsi di aver già assunto la dose giornaliera, confondere pasticche e capsule con principi attivi differenti. Tra quelli più pericolosi per lo sviluppo della gastrite vi è una lunga lista di farmaci per il cuore, la maggior parte dei corticosteroidi e il gruppo dei salicilati: se assunti in dosi o modalità scorretti, infatti, questi farmaci possono creare tutti i problemi riconducibili alla gastrite.

In alcune situazioni, non comuni, le cause della gastrite sono invece da addurre a motivazioni endogene.

Disturbi neurovegetativi, patologie che affliggono organi diversi dallo stomaco, lesioni del sistema surrenale, malattie infettive o metaboliche croniche, persino alcuni quadri allergici piuttosto complessi possono causare la gastrite nell’anziano, ed esporlo a severe complicazioni.

La gastrite negli anziani: riconoscerla per tempo

Come si manifesta la gastrite negli anziani? Si tratta dello stesso disturbo di cui soffrono le generazioni più giovani? In effetti, sebbene la patologia sia sostanzialmente la stessa, è stato appurato che il rapporto tra la gastrite e la terza età è molto complesso, perché il disturbo si manifesta quasi sempre in forma acuta, ovvero con episodi che si verificano in modo improvviso e piuttosto violento (ma non sempre di breve durata). Questo tipo di manifestazione, così subitanea e severa, è dovuta a una particolare situazione: il rivestimento dello stomaco tende a ridursi con l’età, fatto che espone gli anziani a un tipo di gastrite molto più forte e nocivo.

I sintomi caratteristici corrispondono sostanzialmente a quelli che si sviluppano nelle altre fasce d’età e sono grosso modo i seguenti:

  • nausea, accompagnata o meno da vomito
  • reflusso gastroesofageo
  • senso di bruciore o dolore alla bocca dello stomaco, che spesso si propaga nella parte destra dell’addome
  • dispepsia (difficoltà a digerire) e conseguente inappetenza.

Tuttavia, nei casi più gravi, l’anziano può sviluppare sintomi più severi e complicazioni preoccupanti: la gastrite, infatti, può influire sulla frequenza cardiaca (aumentandola) e sulla pressione sanguigna (diminuendola). Nelle persone di una certa età, già interessate da problemi cardiaci, e in particolare quando quest’ultimi sono ancora sotterranei o non curati adeguatamente, tali sintomi possono costituire un problema da non sottovalutare.

La gastrite negli anziani: cosa fare

Come trattare la gastrite negli anziani? In questo caso, il parere di un gastroenterologo è più indispensabile che mai; meglio se associato al consiglio di un geriatra. Molto spesso la cura parte dalla correzione della dieta dell’anziano, che deve abituarsi a nutrirsi in modo corretto, equilibrato, e – soprattutto – leggero e ipocalorico. Non sovraccaricare lo stomaco con pasti troppo abbondanti è il punto di partenza necessario da cui non si può prescindere. In caso di gastrite acuta, il medico può consigliare uno o due giorni di digiuno o semi digiuno, che servono allo stomaco per rimettersi in sesto, in cui il paziente deve idratarsi abbondantemente (specie in caso di vomito o diarrea) e riposare. Nei giorni successivi gli alimenti si reintrodurranno in modo graduale, a piccole dosi, con pasti esigui (aumentando semmai la frequenza dei pasti, ma mantenendo le porzioni al minimo).

Allo stesso tempo, accanto ad una alimentazione controllata, vanno riesaminate le cure e l’assunzione di farmaci specifici, per verificare che quest’ultimi non siano la causa del problema. Durante la fase acuta della gastrite, pressione e battiti cardiaci vanno monitorati costantemente, per verificare che non ci siano anomalie. Sonno e riposo sono amici dello stomaco, e aiutano nel processo di guarigione dalla gastrite; tuttavia, una volta terminata la fase acuta, si consiglia di riprendere, dove possibile, una leggera attività motoria: anche in questo caso è fortemente consigliata, però, la presenza di un accompagnatore, per evitare incidenti ed eccessivo affaticamento.