Bambini, sport e doping

La “cultura dell’aiutino“, con il ricorso a sostanze dopanti e integratori, può essere inculcata fin dalla più tenera età, ma è controproducente e spesso molto pericolosa, inoltre favorisce un approccio scorretto allo sport

Può sembrare strano parlare di doping nelle attività sportive effettuate da bambini e adolescenti, ma in realtà l’esperienza dimostra che l’uso di sostanze dopanti negli ultimi anni si è esteso anche al di fuori degli ambienti dello sport professionistico a cui era tradizionalmente confinato. In particolare, la diffusione delle più svariate sostanze dopanti nelle palestre amatoriali ha raggiunto una diffusione davvero preoccupante, complici la “cultura dell’aiutino” e la pretesa di allenatori e anche di certi genitori di allevare giovani campioni invece che di operare per far sì che i ragazzi facciano sport in modo sano. Un problema aggiuntivo è rappresentato dal fatto di potersi procurare sostanze proibite direttamente su Internet, al di fuori quindi del controllo della famiglia e delle stesse autorità.
Senza pretesa di sistematicità e rimandando, per chi fosse interessato, all’elenco aggiornato delle sostanze dopanti fornito dal CONI o da altre fonti legislative, elenchiamo di seguito le caratteristiche di alcune tra le più diffuse.

Steroidi anabolizzanti
Sono tra i prodotti di più largo consumo da parte di chi fa sport e non solo. Gli steroidi anabolizzanti fanno aumentare la massa muscolare senza però migliorarne l’efficienza in termini di efficienza e resistenza. In compenso sono ricchi di effetti collaterali anche molto gravi, in particolare a carico del fegato (neoplasie) e dell’apparato genitale (atrofia dei testicoli), e possono provocare fenomeni di virilizzazione nelle femmine e forme importanti di acne.

Creatinina
Anch’essa molto diffusa, non ne è stato mai dimostrato un qualche effetto positivo sulla forza muscolare (se si eccettuano, forse, gli sforzi di brevissima durata,) mentre si sa che il suo utilizzo ad alte dosi può essere tossico per il rene.

Ormoni
Anche se forse confinati al mondo professionistico, hanno comunque una certa diffusione anche all’esterno, in particolare sostanze ormonali come l’EPO (molto usato nel ciclismo in quanto migliora l’ossigenazione del sangue) e l’ormone della crescita (culturismo ma non solo) in grado di causare, tra l’altro, il diabete.

Farmaci di uso comune
Possono essere utilizzati dagli sportivi per migliorare, con maggiore o minore efficacia, le proprie prestazioni: per esempio si possono impiegare diuretici o beta-agonisti (questi ultimi di uso comune nell’asma). Questo fatto va tenuto presente se si ha in cura un ragazzo affetto da una patologia tale da richiedere l’uso di farmacidel genere, in quanto se il ragazzo fa sport può risultare positivo ai controlli antidoping (per esempio, un asmatico curato con beta-agonisti).

Altri prodotti
Accanto a queste sostanze, esiste poi un gran numero di prodotti, del tipo più svariato, per esempio derivati dalle piante, che vantano un’attività di potenziamento delle performance sportive. Quasi mai sono efficaci in tal senso, ma in compenso sono in grado di provocare allergie o problemi più gravi: per esempio, vi sono alcuni prodotti di erboristeria orientale, come il ma huang, ricchi di efedrina, una sostanza con potenziali effetti dannosi sul cuore.

Integratori alimentari
Meritano un cenno a parte, in quanto sono particolarmente diffusi e alimentano un fiorente mercato, con tanto di reparti dedicati nei supermercati o veri e propri negozi specializzati. In realtà, le conoscenze attuali dimostrano che sono di scarsa o nulla efficacia nel migliorare le prestazioni, anche se possono avere qualche indicazione (per esempio le bevande contenenti sali minerali possono risultare utili negli sforzi di lunga durata, specialmente in un clima caldo). In sostanza, gli integratori alimentari non fanno male ma sono probabilmente una spesa inutile.

Concludendo, il concetto fondamentale da inculcare nei ragazzi che fanno sport è che non è necessario alcun aiuto farmacologico per praticare uno sport anche a livello agonistico. Uno stile di vita sano e un’alimentazione ricca e variata sono tutto quello che è necessario. Al contrario, l’uso incontrollato di sostanze anche apparentemente innocue, oltre a essere inutile per quanto riguarda l’attività sportiva, ha sicuramente effetti negativi sulla salute.