Hockey su prato

Quando si parla di hockey, la prima immagine che viene alla mente è quella di un gioco su ghiaccio estremamente veloce.

Hockey su prato
Quando si parla di hockey, la prima immagine che viene alla mente è quella di un gioco su ghiaccio estremamente veloce. Anche la versione su prato, però, è molto avvincente ed è caratterizzata da regole molto rigide, semplificabili comunque in caso di tornei amatoriali.

L’hockey su prato ha origini antichissime. Un affresco nelle tombe egizie della valle del Nilo testimonia che questo sport veniva praticato già nel 4000 a.C. A quell’epoca, i giochi con la palla e di racchette erano molto amati anche tra i cinesi e gli aztechi. In India, Pakistan, Persia e Giappone la tradizione dell’hockey risale a oltre 2000 anni fa. In India le squadre erano composte da 50 giocatori e lo scopo del gioco era anche mettere fuori combattimento più giocatori possibile. I greci chiamavano l’hockey “il gioco dei Persiani”.

Un gioco dalla lunga tradizione

I francesi del XII secolo ribattezzarono questo sport “Hoquet”, che sta per “bastone da pastore”. Nello stesso periodo, un gioco molto simile veniva praticato anche in Irlanda, con il nome di “Hurling”, in Scozia (“Shinty”) e in Galles (“Bandy”).

Nel 1908 questa disciplina venne inclusa per la prima volta nei giochi olimpici. I giocatori dovevano colpire una palla rivestita in pelle con delle lunghe mazze di legno. Lo sport è stato inserito ufficialmente nel programma delle Olimpiadi a partire dal 1920 (1980 per l’hockey femminile).

Il gioco

Come nel calcio, le squadre sono formate da 11 giocatori, uno dei quali è il portiere. In ogni partita, composta da 2 tempi di 35 minuti ciascuno, è possibile sostituire al massimo 5 giocatori, compreso il portiere. Solitamente l’intervallo non dura più di 5 minuti. È vietato toccare la palla con la parte tonda del bastone; il portiere invece può toccarla con qualsiasi parte del corpo o addirittura calciarla. Una rete può essere segnata solamente se la palla viene giocata da un attaccante all’interno dell’area di tiro.

Equipaggiamento e regole del gioco

Al giorno d’oggi la palla è in plastica dura, ha un diametro che può arrivare fino a 7,5 cm e generalmente è di colore bianco. I bastoni possono essere in legno o plastica, hanno un lato diritto e uno ricurvo e il diametro non può superare i 5,1 cm. Un bastone della lunghezza ideale dovrebbe arrivare all’ombelico del giocatore.

Inoltre sono necessari anche parastinchi e paradenti, per proteggere i giocatori sia dalla palla sia dai bastoni. Naturalmente, il portiere dispone di protezioni ancora maggiori: oltre al casco con visiera, simile a quello dell’hockey su ghiaccio, è consigliabile proteggere anche le altre parti del colpo con il dovuto equipaggiamento. Normalmente, la divisa femminile prevede la gonna al posto dei pantaloni.

Il campo di gioco

Il campo da hockey misura esattamente 91,4 x 55 m ed è suddiviso in quattro quarti. La superficie è in erba sintetica, sempre uniforme e resistente alle intemperie, per garantire un regolare svolgimento del gioco in ogni circostanza. Le porte, situate ai margini del campo, hanno un’altezza di 2,41 m e una larghezza di 3,66 m. In caso di fallo viene accordato un tiro da 7 m dalla porta. L’area di tiro è delimitata da una linea semicircolare, distante 16,63 m dalla porta. Un’altra linea semicircolare tratteggiata si trova a 5 m di distanza dalla linea che delimita l’area di tiro.

Regolamento e punizioni

L’hockey su prato non prevede alcun contatto fisico. Non è consentito urtare né spingere l’avversario; il fallo verrà fischiato anche in caso di contrasto con il bastone. Al massimo è consentito tentare di portare via la palla all’avversario con il bastone. Durante il gioco, il bastone non deve mai essere sollevato al di sopra delle spalle, per evitare di colpire o ferire gli altri giocatori.

La partita è diretta da due arbitri. In caso di fallo, il cartellino verde indica un’ammonizione generica, quello giallo un’ammonizione temporanea dai 5 ai 20 minuti e quello rosso un’espulsione diretta. Se una squadra ha già collezionato tre cartellini verdi, il fallo successivo potrà essere punito solamente con un cartellino giallo o rosso. Come nel calcio, due cartellini gialli comportano l’espulsione definitiva dal gioco. I falli commessi all’interno dell’area di tiro vengono puniti con un tiro dai sette metri se intenzionali e con un tiro di angolo corto se non voluti. Il tiro di angolo corto verrà eseguito anche in seguito a comportamenti scorretti all’interno del proprio quarto di campo. Se un difensore invia la palla oltre la linea di fondo, l’azione viene punita con un tiro di angolo lungo. I calci di punizione vengono fischiati in caso di falli meno gravi nelle altre zone del campo.

Tiri di angolo corto

Ai tiri di angolo corto segue quasi sempre una rete. Il portiere e quattro difensori si posizionano dietro la linea di fondo. Questo tipo di tiro viene eseguito sempre dalla linea di fondo, a una distanza di 9,98 m da uno dei pali della porta. Fino a quando la palla non viene giocata, nessun attaccante può entrare nell’area di tiro.