Sindrome del dito a scatto: cos’è e come si cura

La sindrome del dito a scatto, in termini medici nota come tenosinovite stenosante dei flessori delle dita, è un’infiammazione dei tendini di tale distretto che provoca dolore ed inibisce i movimenti della mano. Se afferrare oggetti, scrivere a mano o al pc o compiere qualsiasi altro movimento provoca fastidio o dolore, molto probabilmente soffri di questa sindrome. Scopri quali sono i sintomi, le possibili cause e come si cura il dito a scatto.

Dito a scatto: cos’è?

Con l’espressione dito a scatto si indica un’infiammazione dei tendini flessori della dita. Quest’ultimi sono collegati ai muscoli intrinseci (nel palmo della mano) e ai muscoli estrinseci (nell’avambraccio) che consentono l’estensione e la flessione delle dita. I tendini sono collegati alle ossa del polso e della mano mediante una guaina fibrosa, la puleggia. Si tratta di una sorta di canale al cui interno scorrono liberamente i tendini. Ciò è possibile grazie alla guaina sinoviale che li protegge e produce un liquido che evita frizioni durante lo scorrimento e facilita il movimento dei tendini. Quando però c’è un’infiammazione tale meccanismo è compromesso. Il processo infiammatorio può interessare sia i tendini che la guaina che li ricopre. Nel primo caso i tendini si ingrossano formando dei noduli che ne ostacolano il movimento, nel secondo invece è la guaina che aumenta di spessore e rende difficile lo scorrimento dei tendini. In entrambe le situazioni i tendini si bloccano all’imbocco del canale e per portare il dito piegato in posizione flessa compie uno scatto, da qui il nome della sindrome.

Le cause del dito a scatto

Le cause dell’infiammazione dei tendini flessori delle dita ad oggi non sono state ancora definite con certezza. Alcuni fattori però influiscono sul suo manifestarsi, tra questi i principali sono:

  • traumi della mano: un incidente mentre pratichi sport, una semplice caduta o l’uso di strumentazioni che provocano vibrazioni a cui sono sottoposti i tendini che possono subire dei microtraumi e possono dunque infiammarsi
  • attività ripetitive: che richiedono uno sforzo continuo o si esplicano in movimenti ripetuti che sollecitano i tendini e possono dunque causare infiammazioni. La sindrome del dito a scatto è per questo molto frequente tra i musicisti e tutti i lavoratori che utilizzano per gran parte del tempo forbici, cacciaviti o il mouse. Anche l’eccessivo utilizzo di smartphone e tablet soprattutto per quelle persone che sono solite digitare soltanto con il pollice rientra tra le possibili cause. Il dito a scatto può infine colpire i pazienti più piccoli, in particolare quelli abituati a “ciucciare il dito”.
  • sesso ed età: il dito a scatto non è quasi mai congenito. Si manifesta solitamente dopo i 40 anni e colpisce maggiormente le donne. Ciò sembrerebbe trovare spiegazione nella minor produzione di collagene, la sostanza principale che costituisce i tendini. Quando vi è minore concentrazione di collagene i tessuti si indeboliscono, perdono elasticità e tonicità ed è più facile che siano soggetti a processi infiammatori
  • patologie e malattie: diabete, artrite reumatoide o la rizoartrosi, gotta

I sintomi del dito a scatto

I principali sintomi del dito a scatto sono:

  • sensazione di calore e/o formicolio e gonfiore delle dita coinvolte
  • dolore del dito e/o delle dita interessate che può estendersi alla mano e al polso
  • rigidità articolare e difficoltà nei movimenti
  • scroscio articolare e sensazione di scatto durante i movimenti della mano
  • blocco totale del dito o della dita colpite da infiammazione
  • presenza di noduli sottocutanei
  • nei casi più gravi il paziente non riesce ad estendere le dita infiammate che rimangono piegate

Come si cura il dito a scatto?

La prima cosa da fare è ovviamente contattare il proprio medico di base che a seconda dei casi può rimandare a professionisti specializzati. Il consiglio è sempre di ricorrere a professionisti del settore, magari facendosi consigliare dal proprio medico di base, oppure cercando in rete consultando qualche portale dedicati al mondo della fisioterapia.

Per affrontare l’emergenza tuttavia, il riposo e l’utilizzo di un tutore (per tenere in estensione il dito o le dita interessate) sono le prime indicazioni da seguire per alleviare il dolore e contenere l’infiammazione.

In linea generale 3 sono poi le possibili alternative per risolvere il problema:

  • rimedi naturali
  • fisioterapia
  • terapia farmacologica ed intervento chirurgico

Rimedi naturali

Quando lo stato dell’infiammazione è lieve possono bastare dei semplici rimedi naturali come:

  • impacchi di ghiaccio sulle dita infiammate
  • l’applicazione di creme a base di arnica che ha proprietà antinfiammatorie ed antidolorifiche

La fisioterapia per il dito a scatto

I cicli fisioterapici prevedono solitamente tecniche di terapia manuale integrate a trattamenti con mezzi fisici oltre ad esercizi specifici. Le tecniche di terapia manuale maggiormente utilizzate sono le mobilizzazioni in trazione, i massaggi ed trattamento di trigger point che riducono la tensione e la rigidità dei tendini. I trattamenti con mezzi fisici vengono invece utilizzati per contenere il processo infiammatorio e per ridurre il dolore attraverso la stimolazione biologica dei tessuti interessati. I più utilizzati sono:

  • magnetoterapia
  • crioterapia
  • laserterapia
  • tecarterapia
  • ipertermia
  • ultrasuonoterapia

Gli esercizi specifici infine mirano ad allungare i tessuti e a rinforzare i muscoli deboli individuati dal fisioterapista. Quest’ultimo inoltre indica al paziente le posizioni adeguate da adottare e le cattive abitudini da evitare per mantenere i risultati ottenuti nel tempo e scongiurare ricadute.

Intervento chirurgico

Nei casi più gravi si ricorre alla terapia farmacologica: antinfiammatori, analgesici ed infiltrazioni di cortisone. Nei casi in cui questi non bastino è necessario un intervento chirurgico. L’operazione è semplice: viene praticata un’incisione alla base del dito infiammato che serve ad aprire la puleggia in modo che il tendine venga liberato e possa scorrere senza difficoltà all’interno della guaina. L’intervento avviene in day hospital ed Il paziente recupera la funzionalità della mano in tempi molto brevi. Per evitare la formazione di aderenze connettivali e per ridurre i tempi di guarigione viene consigliata la fisioterapia (esercizi e trattamenti).