Ematocrito basso ed alto: quando serve l’esame e quali sono le cause?

L’ematocrito è uno dei valori che si possono desumere nel corso dell’esame del sangue. Esso misura, in poche parole, il volume sanguigno occupato da globuli rossi; in sostanza permette di capire fino a che percentuale di sangue sia occupata da globuli rossi e quale invece da plasma.

Come si sa, i globuli rossi sono di fondamentale importanza per la salute; essi contengono l’emoglobina, la molecola che lega l’ossigeno, e trasportano ossigeno in tutto il corpo. Sono quindi un valore importante per capire il benessere generale dell’organismo.

Infatti nel sangue possiamo trovare una componente fluida, detta plasma, i globuli rossi e le altre cellule del sangue.

Il sangue viene prelevato dalla vena, trattato con un anticoagulante e quindi si procede a controllare quale sia la parte più solida formata dai globuli rossi.

Si tratta di un esame abbastanza importante perché può aiutare a capire, a seconda del valore, se c’è qualcosa che non va nel nostro corpo.

Ma quali sono i normali valori dell’ematocrito, e quali sono le conseguenze di averlo alto o basso? Cerchiamo di capire meglio quali siano le conseguenze di questi valori sulla salute.

I valori di riferimento dell’ematocrito variano a seconda del fatto che si sia adulti o meno, uomini o donne.

Negli uomini tendenzialmente i valori dell’ematocrito dovrebbero essere compreso fra il 40 ed il 54%, mentre nelle donne ci si aspetta un valore fra il 36 ed il 46%, infine nei neonati il valore è molto alto, vale a dire fra il 53 ed il 69%. Infine, ci sono anche valori variabili sotto i 15 anni, per età e per sesso.

Prima di valutare i risultati è necessario tenere conto che esistono dei fattori che possono influenzare l’esame, come ad esempio il fatto di vivere ad alta quota, lo stato di gravidanza, una emorragia in corso, il ciclo mestruale per le donne, la disidratazione, trasfusioni di sangue subite di recente.

Per l’esame non è richiesta alcuna preparazione particolare; si tratta di un normalissimo esame del sangue, quindi il sangue viene trattato con un agente anti-coagulante e si calcola la percentuale di globuli rossi nel campione prelevato.

Quando si chiede l’esame?

L’esame per l’ematocrito viene di solito richiesto come esami di routine ma anche nel caso in cui il paziente abbia dei sintomi che possono ricordare l’anemia, come ad esempio pallore, stanchezza, debolezza, mancanza di respiro, svenimento.

Inoltre può essere chiesto l’esame dell’ematocrito nei casi di sospetta policitemia, se si hanno sintomi come vertigini, cefalea, ingrossamento della milza.

Infine l’esame dell’ematocrito viene di solito chiesto per valutare la funzionalità del midollo osseo, o quando si sospetta un caso di disidratazione. Per l’esame non è richiesta alcuna preparazione.

L’ematocrito basso: cause

Le cause dell’ematocrito basso possono essere molto diverse. Non è facile quindi stabilire, dalla semplice visione dei risultati, se si abbia o meno un problema di salute: il medico dovrà prescrivere degli esami più precisi per valutare.

Comunque cause comuni dell’ematocrito basso sono:

  • eccessiva idratazione
  • anemia
  • sanguinamento ed emorragie anche interne
  • distruzione delle cellule del sangue a causa di alcune malattie e processi autoimmuni
  • gravidanza
  • malnutrizione, carenze dietetiche
  • infezione in corso
  • leucemia
  • linfoma
  • lupus
  • malattie dei reni
  • morbo di Addison
  • Tumore di Hodgkin
  • Febbre reumatica
  • endocardite
  • cirrosi
  • carenza di vitamina B
  • mieloma.

L’ematocrito alto: cause

Lo stesso discorso circa la molteplicità delle cause vale per l’ematocrito alto; sarà il medico a valutare ulteriori esami per escludere diverse malattie. Le cause tipiche dell’ematocrito alto sono:

  • disidratazione
  • eritrociti
  • ustioni
  • malattie del cuore
  • malattie del polmone
  • stato di shock
  • tumore al fegato
  • cisti renale
  • policitemia
  • malattia del cuore congenita
  • ipossia perché ci si trova in condizioni di scarso ossigeno.