Dopo quanti giorni dal transfer si impianta l’embrione? La risposta di Docticare.it

Le tecniche di fecondazione assistita consentono, ogni anno, a moltissime coppie di avere il proprio bambino, ma proprio queste procedure possono spesso accompagnarsi a dubbi e a perplessità, come, ad esempio, quella riferita al tempo che deve trascorrere per l’impianto dell’embrione dopo il suo transfer.

Se vi state chiedendo dopo quanti giorni dal transfer si impianta l’embrione potrete scoprire qui tutti i dettagli di questo delicato processo, e anche come comportarvi.

Ogni operazione di fecondazione in vitro può essere differente rispetto alle altre, e si possono seguire delle procedure diverse sia a seconda della risposta ormonale della donna, sia del numero di embrioni che potranno effettivamente essere impiantati. Sicuramente le donne hanno molte paure, soprattutto nel caso in cui sia la prima esperienza di fecondazione assistita.

Per questi motivi spesso esse si chiedono come comportarsi, e come prendersi cura non solo di se stesse, ma anche della vita che si starà sviluppando dentro di loro. In generale, si può indicare come l’impianto dell’embrione dopo il transfer può avvenire in un termine che andrà dai 4 agli 8 giorni al massimo, a seconda del periodo nel quale esso sarà stato impiantato.

L’impianto stesso degli embrioni avviene, infatti, già facendo trascorrere un tempo abbastanza lungo rispetto alla fecondazione, che può arrivare anche a 9 giorni, in modo da poter avere una maggiore possibilità di successo nella realizzazione dell’operazione stessa. Inoltre, i medici ricordano anche come l’embrione raggiunga lo stato di blastociti già dopo cinque giorni dalla fecondazione in vitro, ma questo processo, se effettuato in utero, può accadere già dopo quattro giorni dal transfer.

Le donne, volendo arrivare ad avere tra le braccia il proprio bambino, tenderanno ad essere giustamente molto prudenti, così da evitare che la procedura di fecondazione assistita non vada a buon fine. I medici raccomandano un paio di giorni di riposo, anche se non è necessario rimanere a letto tutto il tempo.

Allo stesso modo, essi indicheranno, caso per caso, alla donna che cosa fare e non fare durante il primo periodo dopo l’impianto. Ogni caso, infatti, sarà diverso e molto dipenderà sia dal tipo di attività lavorativa svolta dalla donna, sia dal suo stile di vita. Un esempio sarà sicuramente quello dello sport: in donne che abbiano già avuto complicazioni sarà raccomandata, almeno per i primi tre mesi, la riduzione dell’attività sportiva.