La grave situazione in Italia dovuta alla malasanità: vediamo che succede

La tutela dei diritti del malato è uno dei capisaldi della carta Europea, non sempre però la salute dei pazienti viene sempre tutelata. Quando il malato si trova di fronte ad un peggioramento delle sue condizioni, dovuto ad un errore umano, si usa il termine di “malasanità”. In questo articolo vedremo nello specifico di cosa si tratta e dei numeri che riguardano il nostro Bel Paese.

Malasanità: che cos’è e cosa bisogna fare se si è vittime di un errore

Il termine malasanità va ad indicare delle mancanze a livello di prestazioni mediche che portano a causare un danno importante al paziente. Un termine simile venne usato per la prima volta nella storia nel 1768, quando un giurista inglese Sir Blackstone parlò di “mala praxis” proprio in ambito medico. Da li in poi si sono susseguite diverse definizioni di malasanità.

Nel nostro paese la si usa in caso di errore medico, in caso vengano somministrate cure in maniera sbagliata, quando c’è una cattiva gestione della sanità pubblica, ma anche in presenza di corruzione e speculazioni. Per fortuna se da un lato abbiamo episodi negativi e preoccupanti, dall’altro esistono delle realtà che sono nate proprio per proteggere i malati come il sito specializzato risarcimentosalute.it.

Grazie a queste realtà i pazienti che hanno subito un’ingiustizia possono ricorrere all’aiuto di specialisti per difendersi e prendere le dovute azioni legali per vedersi riconosciuti il danno e l’eventuale risarcimento. Un paziente che è stato vittima di un errore purtroppo non solo subisce un danno direttamente correlato alla negligenza, ma anche perdite economiche, lesioni fisiche e psicologiche per cui è giusto che si mobiliti per avere una compensazione.

Denunciare permette anche di mettere in luce le carenze del sistema sanitario, al fine che questi errori non si ripetano più in futuro.

Malasanità in Italia: i dati statistici

Ora che sappiamo bene che cos’è la malasanità, quanto è presente e grave nel nostro paese?

Nel corso del 2023 sono stati espositi ben 300.000 casi, per cui 35.000 hanno previsto un risarcimento del danno. Il settore che è più afflitto dal problema è quello di Ortopedia e Traumatologia con il 20,3% dei casi di denuncia. Seguono poi Chirurgia Generale con il 16,4 %, Ginecologia e Ostetricia con il 13,5%, Anestesia e Rianimazione con l’11,7% e Medicina Interna con il 10,2%. In Italia il 30% degli errori è di tipo diagnostico, mentre il 25% è di tipo terapeutico.

Gli errori organizzativi arrivano al 20%, mentre gli errori di comunicazione al 15%. C’è da dire che per fortuna in Italia i sinistri sono in calo ma è aumentata l’entità dell’importo del risarcimento medio: circa 130 mila euro nel 2022. Fortunatamente nel 2023, il nostro governo ha varato la Legge 24/2023 il cui compito è quello di prevenire gli episodi di malasanità e migliorarne la gestione.

È stato ad esempio introdotto l’ATP, accertamento tecnico preventivo e un fondo di garanzia per il risarcimento dei danni oltre che sanzioni severe per prevenire errori futuri.