Magnetoterapia: Cos’è e quali benefici offre
La magnetoterapia è una terapia molto usata in campo scientifico, particolarmente nella fisioterapia e riabilitazione per la cura e il trattamento di condizioni muscolo-scheletriche.
Con effetti collaterali veramente tendenti a zero abbiamo la possibilità di trattare in modo specifico, nella fattispecie tramite campi magnetici pulsati o magneti ad alta e bassa frequenza, dalle malattie osteoarticolari alle infiammazioni dei tessuti.
Magnetoterapia come funziona e come usarla
Usando i magneti in modo continuo o alternato vengono creati campi magnetici statici o variabili. In base al trattamento per il quale si decide di optare, la regolazione della frequenza e potenza tramite microprocessori permette alle bobine contenute all’interno del dispositivo di creare suddetti campi magnetici.
L’apparecchio per magnetoterapia nel corso degli anni è diventato sempre più maneggevole ed economico grazie anche al largo uso e successo ottenuto da questi trattamenti in campo medico e nella fisioterapia.
L’uso domiciliare diventa in questo modo possibile e fruibile a tutti, ma individuare l’apparecchio giusto e più idoneo è molto complesso e molto costoso.
Esiste perciò la possibilità di noleggiare ad un costo giornaliero contenuto tale servizio, ovviamente sotto prescrizione del medico in modo che le ditte di noleggio possano tarare in maniera precisa il solenoide in relazione alla zona interessata da trattare.
È possibile quindi utilizzare l’apparecchio solo per la durata necessaria noleggiandolo, oppure se decideste di acquistarlo in tal caso ci sono molti e-commerce come medisanshop.com che offrono un’ampia gamma di prodotti a costi decisamente competitivi rispetto al mercato generale.
Origini, Uso e applicativo all’interno del centro fisioterapico
Il più antico riferimento dedicato alla cura tramite magneti risale all’Atharvaveda, lo scritto di origini indiane sull’arte della cura e la medicina. Addirittura di Cleopatra (69-30 AC) si narra che portasse sulla fronte un piccolo magnete per conservare tutta la sua bellezza.
Tornando al mondo scientifico, la magnetoterapia grazie allo scambio cellulare funge da potente analgesico naturale. Questa ossigenazione dei tessuti porta così un grande sollievo per dolori tipo sciatalgia, lombalgia, cervicalgia.
In caso di fratture permette di recuperare più in fretta in quanto rallenta il processo di riduzione della densità ossea. In precedenza abbiamo parlato di frequenze dell’apparecchio per magnetoterapia ma come agiscono specificatamente tali frequenze.
A bassi livelli esse hanno la funzione di stimolare l’attività biologica dei tessuti, mentre ad alti livelli fungono da effetto analgesico.
Ovviamente non stiamo parlando di apparecchiature miracolose, infatti per avere un risultato positivo si parla di un utilizzo di diverse ore al giorno per diverse settimane (30/90 minuti per almeno 2 volte al giorno con una pausa di 2 ore).
La magnetoterapia può quindi essere impiegata dai pazienti a domicilio, negli ambulatori medici, in quelli privati e nei reparti di riabilitazione degli ospedali.
Nuove tecniche della visita fisiatrica e controindicazioni:
Attualmente nuovi studi hanno portato la scienza ad optare per un diverso uso della magnetoterapia utilizzando un materassino, il quale emette un bassa frequenza (50 microtesla, circa il campo magnetico terrestre), dove viene fatto stendere il paziente e sistemate poi delle fasce aggiuntive ad hoc per le zone specifiche dove andare a concentrarsi nel trattamento.
Così facendo è possibile trattare anche gonfiori, flebologie e vascolopatie, quindi è possibile intervenire anche a livello circolatorio e nervoso non solo su quello muscolo-scheletrico.
Innalzando invece il livello di frequenze, sempre tutto nella norma senza incorrere in rischi per il paziente, permette di agire sull’attività cellulare così da velocizzare il processo di guarigione da un infiammazione.
I benefici a cui si può accedere tramite questi trattamenti sono generici, tra i quali troviamo:
- L’aumento della mineralizzazione ossea
- L’azione antinfiammatoria e antidolorifica
- Velocizzazione della calcificazione delle fratture
- L’azione cicatrizzante
- L’aumento dell’irrorazione sanguigna
Nonostante sia una terapia con nessuna controindicazione ben definita viene sconsigliata quando può interferire con altri dispositivi o quando sono presenti determinate patologie. Nella fattispecie è possibile riscontrare delle controindicazioni in presenza di:
- Pacemaker
- Stimolatori cardiaci
- Protesi di metallo
- Gravidanza ed allattamento
- Ipertiroidismo
- Patologie neoplastiche tumorali
- Patologie cardiache
In conclusione questa tecnica che compie passi da gigante sta di giorno in giorno migliorando la qualità di vita delle persone nel modo meno invasivo possibile.