Le varie tipologie di alopecia: come riconoscerle e cosa fare per evitare la calvizie
La calvizie è un vero e proprio spauracchio per uomini e donne. Perdere i propri capelli, infatti, spaventa non poco, perché con essi vanno via anche fiducia in se stessi e voglia di stare con gli altri. Le persone che iniziano a notare una caduta anomala dei capelli, infatti, tendono a chiudersi e a isolarsi, per paura di non essere accettate dalle altre persone.
Si tratta di una reazione psicologica che rende difficile interfacciarsi con le altre persone, perché condizionati dal cambiamento del proprio aspetto fisico. Cosa fare, quindi, per evitare di arrivare a questo?
La prima cosa da dire è che esistono diverse tipologie di alopecia e che, quindi, è importante conoscerle così da andare a individuare quella che interessa la propria persona. Spesso, quando si nota una caduta precoce dei capelli, infatti, si tende a pensare che sia qualcosa che ha a che fare con i geni e l’eredità di qualche avo. Non sempre è così.
Quali sono le cause dell’alopecia
Le cause dell’alopecia sono differenti e non sempre sono collegabili al fattore genetico che è pur sempre importante e determinante in molti casi. Il 50% di casi di alopecia sono di tipo androgenetico e questo significa che c’è una predisposizione genetica che opera su alcuni follicoli che sono, a loro volta, sollecitati dal diidrotestoterone, che è un ormone androgeno che provoca la calvizie. Questa tipologia di alopecia si può manifestare anche in giovane età, sia negli uomini che nelle donne.
Come detto, però, non sono sempre i geni a essere la causa di tutto. In tempi recenti, infatti, è stato notato che anche lo stress ha una stretta correlazione con la perdita dei capelli così come le disfunzioni ormonali. Per capire quanto appena detto è sufficiente pensare che quando si è nella fase della gravidanza o della menopausa, i capelli subiscono dei cambiamenti anche molto evidenti, per poi tornare ad essere sani e forti subito dopo, quando gli sbalzi ormonali terminano.
Altre cause dell’alopecia possono essere una cattiva alimentazione e abitudini di vita non proprio sane. Il fumo, l’alcool, ma anche una dieta ricca di grassi e povera di vitamine può portare la struttura del capello a debilitarsi, fino ad arrivare alla caduta. In questi casi, per cercare di ripristinare la situazione e per far sì che il tutto torni alla normalità sarà sufficiente andare a correggere queste cattive abitudini e intraprendere uno stile di vita più sano e corretto.
Come si nota, quindi, non sempre la calvizie è definitiva. Quando si parla di alopecia, infatti, è necessario fare sempre dei distinguo. Tuttavia, nei casi in cui la situazione si dimostra più difficile da affrontare, una soluzione valida è la tricopigmentazione. Si tratta di una valida alternativa al trapianto di capelli e di una soluzione da prendere in considerazione se si desidera camuffare la propria calvizie.
Oggi come oggi, infatti, questa tecnica è diventata sempre più sopraffina e, in diversi casi, è impossibile accorgersi che il soggetto che la fa non ha capelli propri. Questo perché, affidandosi a dei professionisti del settore, si potrà ricevere il miglior trattamento possibile in base a quelle che sono le proprie esigenze. Le zone in cui mancano i capelli verranno trattate e pigmentate con dei materiali anallergici e biocompatibili. Si tratta di pigmenti che vengono depositati sulle aree vuote e che danno, quindi, una sensazione di pienezza. Il risultato è reversibile ed è assolutamente naturale.
Questa è una delle soluzioni migliori per sconfiggere il proprio problema di alopecia e per tornare nuovamente a sorridere e a stare bene con se stessi e, soprattutto, con gli altri. In questo modo, quindi, ne guadagnerà anche il benessere personale.