Difficoltà digestive: questione di stress? Vediamo come intervenire
La cattiva digestione, nota anche come ”dispepsia”, è un’alterazione del fisiologico processo di riduzione degli alimenti in molecole per agevolare l’assorbimento dei nutrienti fondamentali per l’organismo. Molti di noi faticano a digerire, e le cause sono svariate, spesso rintracciabili nelle nostre (cattive) abitudini alimentari o in uno stile di vita frettoloso. Vedremo a breve come contrastare le difficoltà digestive con alcuni suggerimenti pratici.
Come avviene la digestione?
Il processo di digestione consente la trasformazione del cibo in nutrienti assimilabili dall’organismo. Infatti, tramite il cibo, introduciamo i nutrienti che ci forniscono energia e i componenti indispensabili alle funzioni delle cellule. I nutrienti devono essere “lavorati” dal sistema digerente per ricavare le molecole base essenziali di cui sono costituiti e che verranno poi assimilate.
Scopriamo come funziona la digestione. Nel cavo orale ha inizio il processo di digestione, dopo aver introdotto il cibo. i processi digestivi hanno inizio tramite la masticazione e con la scomposizione degli alimenti con gli enzimi salivari. Il bolo alimentare scivola, lungo il tubo esofageo, e giunge nello stomaco.
La muscolatura gastrica mescola il bolo alimentare ad acidi ed enzimi per scomporlo e rendere assorbibili i nutrienti fondamentali. Un “mix” di succhi prodotti durante la digestione secreti dal fegato, dal pancreas e dalla cistifellea “sostiene” i villi di rivestimento delle pareti dell’intestino tenue ad assimilare i nutrienti dal cibo.
La digestione lenta è accompagnata da una prolungata sensazione di pienezza e tensione a livello gastrico (che compaiono frequentemente dopo i pasti). Questa situazione è detrerminata da un inadeguato svuotamento gastrico o a un’anomala risalita degli alimenti lungo l’esofago.
Una digestione rallentata può dipendere dallo stress?
Lo stress è davvero una… piaga sociale del nostro tempo. Può contribuire ad aggravare i nostri disturbi gastrici, o a promuoverne la comparsa. I ritmi lavorativi frenetici, dover sempre correre e spesso saltare i pasti o mangiare di fretta a orari improbabili possono causare un’alterazione metabolica.
A risentirne è il tubo digerente, con problemi di digestione e di irregolarità dell’intestino. Infatti, lo stress può provocare una variazione alla motilità gastrica e intestinale, con una conseguente alterazione dei processi digestivi, una riduzione della rapidità di svuotamento dello stomaco e un’alterata peristalsi intestinale: dispepsia funzionale e problemi intestinali sono tipiche conseguenze di uno stress prolungato.
Le difficoltà di digestione si presentano come una situazione non ben definita di malessere diffuso localizzata all’altezza dello stomaco, che però può coinvolgere tutto l’organismo. Le difficoltà digestive possono favorire sintomi quali:
- Nausea e vomito;
- Dolore addominale;
- Bruciore di stomaco;
- Aerofagia e meteorismo;
- Gonfiore addominale;
- Pesantezza di stomaco postprandiale;
- Senso precoce di sazietà;
- Gonfiore ed eruttazioni;
- Mal di stomaco;
- Sonnolenza;
- Rallentamento dei riflessi;
- Mancanza di concentrazione e nervosismo.
Come contribuire a favorire la digestione?
Per concorrere a facilitare le normali funzioni digestive, è possibile seguire alcuni, pratici rimedi nella nostra vita quotidiana, validi nel breve, medio e lungo periodo:
RILASSARSI CON RESPIRAZIONE, MEDITAZIONE, YOGA
Una delle condizioni che possono favorire un rallentamento delle normali funzioni digestive è lo stress. Se è vero che spesso si tende a “liquidare” un problema attribuendolo allo stress, è proprio su questo aspetto che è necessario lavorare.
Posto che è impossibile liberarsi dalle preoccupazioni in un batter di ciglia, se tendiamo a somatizzare, possiamo provare a fare qualcosa per evitare che lo stress prenda il sopravvento sul nostro equilibrio.
Dunque, è necessario un piccolo spazio per liberare la mente e allentare stress e tensioni quotidiane. Come tecniche di rilassamento possiamo provare la respirazione, qualche esercizio di meditazione semplice, qualche posizione yoga di base. L’importante sarà alleggerire il carico emotivo che ci portiamo dietro.
ASSUMERE GLI ENZIMI VEGETALI CONTENUTI IN FRUTTA E VERDURA
Può essere utile sapere che quando i cibi vengono cotti un’ampia quota dei preziosi enzimi viene perduta, dunque non è più biodisponibile. Al contrario, la presenza di questi enzimi rimane integra soprattutto in molti alimenti di origine vegetale freschi, di stagione, crudi e non “ricettati” e processati. Via libera alla frutta fresca: scegliamo ananas, fragole, mele, pere, banane, papaya, melone, mango, fichi, avocado. Via libera anche frutta secca come noci, pistacchi, mandorle. Per ciò che riguarda la verdura prediligiamo lattuga, finocchi, carote, zucchine, semi germogliati. Andranno bene anche a cibi fermentati come ad esempio il kefir.
COMPORTAMENTO ALIMENTARE REGOLARE
L’alimentazione corretta per chi soffre di cattiva digestione dovrebbe escludere o limitare cibi grassi e acidi. Il cibo va masticato lentamente, per promuovere i processi digestivi che cominciano proprio nella bocca, con gli enzimi della saliva. È inoltre importante evitare i pasti troppo abbondanti, meglio ripartire l’assunzione di cibo e l’apporto calorico in cinque pasti: colazione, pranzo, cena e due spuntini o spezza fame, a metà mattina e a metà pomeriggio.
NON ANDARE A DORMIRE E NON SDRAIARSI SUBITO DOPO CENA
La cena andrebbe consumata più o meno tre ore prima di sdraiarsi. Infatti, la posizione orizzontale promuove la risalita e la stagnazione dei succhi gastrici nell’esofago, con possibile, effetto corrosivo della gola e insorgenza di una fastidiosa tosse secca. Possiamo eventualmente aggiungere un cuscino per favorire una posizione di riposo più inclinata. Inoltre, ricordiamo di non sdraiarci supini, ma voltiamoci lateralmente. Questi piccoli accorgimenti pratici sono in realtà molto importanti, per evitare di interferire con la normale digestione, e per evitare che una cattiva digestione alteri il riposo notturno, fondamentale per affrontare al meglio la giornata.