Calcolo dell’ovulazione
Molte donne sognano di restare incinta, ma purtroppo non per tutte è semplice. Spesso ci si mette mesi o anni per riuscire a rimanere incinta… e magari si potrebbe risparmiare del tempo se si sfruttasse il tempismo del nostro corpo. Già, perché è possibile restare in stato di gravidanza solamente durante il periodo dell’ovulazione, il periodo fertile del corpo della donna. Calcolare l’ovulazione quindi diventa di fondamentale importanza per sapere in quali giorni tentare il concepimento.
Non bisogna preoccuparsi se non si ha un ciclo regolare; infatti per calcolare l’ovulazione bisogna solamente tenere conto della data dell’ultimo ciclo mestruale e, grazie anche alla presenza dei calcolatori online, si potranno sapere in pochi secondi quali sono i giorni più fertili e quelli non fertili.
Infatti per rimanere incinta lo spermatozoo deve raggiungere l’ovulo nella tuba di Falloppio. Nel periodo dell’ovulazione ciò può avvenire, ma il problema è che non si può mai calcolare con precisione assoluta quale sia il momento dell’ovulazione perché solo poche donne hanno un ciclo sempre della stessa lunghezza.
In genere in un ciclo “modello” (e poco diffuso) di 28 giorni i giorni fertili dell’ovulazione sono quelli compresi fra l’ottavo ed il diciottesimo.
Dopo che è avvenuta l’ovulazione, le cellule femminili restano fertili per un periodo di circa 12-18 ore e quindi bisogna cogliere l’attimo. Lo sperma invece rimane nelle tube fino a 3-5 giorni. Sono circa sei, quindi, i giorni davvero fertili dell’ovulazione, quelli in cui la probabilità di restare incinta è alta.
Calcolare l’ovulazione
L’ovulazione è continua nel corpo della donna. Alla nascita le ovaie contengono circa 300mila ovociti, e ne maturano circa cinquecento in totale dall’adolescenza alla menopausa. Dalla pubertà e negli anni a seguire le ovaie sviluppano circa 12 follicoli, che contengono gli ovociti, fino a che ne uscirà uno dominante che si sviluppa da solo. Quando è maturo si muove in superficie dell’ovaia e viene espulso: il tutto avviene in circa 15 secondi.
Per calcolare l’ovulazione bisogna innanzitutto calcolare il ciclo mestruale. Il primo giorno è il primo giorno del mestruo, e l’ultimo consiste nel giorno prima della mestruazione successiva. L’ovulazione è stimata nelle due settimane prima della successiva mestruazione. Avendo un ciclo ipotetico di 28 giorni, quindi, l’ovulazione avverrò al 14esimo giorno.
I sei giorni che precedono l’ovulazione ed il giorno dell’ovulazione sono i cosiddetti giorni fertili, quindi quelli in cui la probabilità di restare incinta è più alta.
Bisogna comunque considerare che restare incinta dipende dalla durata di vita degli spermatozoi, dalla durata di vita dell’ovulo e dal periodo di ovulazione.
L’ovulazione ha anche dei sintomi: il male al seno, che appare gonfio, il male alla pancia, un maggiore desiderio sessuale, e delle maggiori secrezioni vaginali.
Tuttavia non sempre questi segni compaiono chiaramente ed in tutte le donne, alcune volte i sintomi sono poco chiari o addirittura assenti, quindi è meglio tenere sotto controllo l’ovulazione nel metodo scientifico.
La presenza di muco trasparente e filante, che assomiglia all’albume dell’uovo, è un chiaro segno dell’ovulazione; si tratta del muco che rende l’ambiente interno più accogliente per gli spermatozoi.
Per poter valutare la presenza del muco cervicale è necessario pulire bene le mani ed asciugarle, quindi inserire l’indice o il medio nella vagina; il muco va esaminato, deve essere elastico, non appiccicoso e chiaro proprio come la chiara dell’uovo. Se è presente il muco è un segno che l’ovulazione è in corso.
Esistono molti metodi per calcolare l’ovulazione, ma per andare sul sicuro è bene tenere presente quello che abbiamo presentato. In questo modo le probabilità di restare incinta sono più alte; bisogna cercare di concentrare i rapporti sessuali durante i giorni fertili.